Ibiza fuori dai luoghi comuni.
Era il 2014, quando un mio amico fraterno mi portò per la prima volta ad Ibiza.
Ero rimasto sempre a distanza da quel posto, forse a causa dei luoghi comuni che caratterizzavano l’isola, ma lui me la fece vivere in maniera del tutto diversa. Mi fece conoscere posti e persone che non avevano nulla a che fare con la fama che Ibiza aveva nella mia testa. Molti turisti si limitano alla vita notturna che la caratterizza ma se si esce dal luogo comune, Ibiza è veramente eccezionale e diversa da ogni nostra idea!
Il mio amico, mi portò in posti dell’isola che neanche immaginavo esistessero, luoghi selvaggi, lontani dal turismo di massa che freme nei mesi estivi e più affini alla vita reale della Isla.
Dopo quel primo viaggio, negli anni successivi, ho frequentato sempre di più Ibiza ed i suoi luoghi magici, me ne sono innamorato. Mi sono innamorato del mare turchese e pieno di pesci coloratissimi, della natura prorompente che emerge ovunque, dalla leggerezza e tranquillità che hanno le persone che vivono lì.
È bastato poco per innamorarmene. Senza neanche accorgermene questa esperienza vissuta anno dopo anno, ha innescato un cambiamento dentro di me. Ogni mio rientro a Milano è diventato sempre più traumatico e appena posso prenoto il volo successivo, conto i giorni che mancano a quella che, sempre più, ha assunto il significato della parola CASA.
Ho iniziato a conoscere usi, costumi, cucina e tanto altro ed il mio amore per quel posto magico è aumentato in modo spropositato.
Quando sono lì la mia mente viaggia molto più velocemente e diventa un vulcano di idee, pensieri, percezioni… mi trasformo in Bradley Cooper che ingerisce la pasticca magica in “Limitless”. Ibiza diventa la mia droga!
“Perché qui lo yin e lo yang si rincorrono come in un continuo gioco di spirali. Chi conosce e ha assimilato questa isola magica lo sa. Mare e terra, colori freddi e colori caldi, flussi e riflussi, vuoti e pieni, caverne e solide rocce, sole cocente e ombra profumata, folle di turisti e solitudini profonde, abissi e precipizi, musica e silenzi, emotività e irrazionalità, “anima” e “animus”, vale a dire coscienza e condivisione delle proprie emozioni e conoscenza del proprio sé più profondo”.
( Formentera yin e yang )
Ibiza e il rito de tramonto.
È stato così, con quel primo viaggio al seguito di un amico, che mi sono ritrovato in un’altro mondo, con caratteristiche tutte sue, dove un tramonto sprigiona pura e semplice energia e spinge ad una sorta di devozione, ti abbaglia, ti stupisce, ti illumina la mente.
Persone di qualsiasi età e ceto sociale restano lì fisse, in ammirazione, in attesa di applaudire e ringraziare per la giornata appena trascorsa. Fin dalla prima volta sono rimasto catturato anch’io da questo rito collettivo che si ripete ad ogni tramonto.
Guai a perdersi un tramonto, ogni giorno uno scenario diverso. Iniezioni di energia che ti attraversano il corpo e la mente.
Tornare a casa sulla mia Isla Feliz.
Quando sono sull’isola mi piace ovviamente essere a contatto con la natura.
Alloggio ormai da anni in un piccolo Hostal, immerso nel parco naturale de Ses Salinas, dove l’aggettivo piccolo si riferisce solo alle dimensioni familiari della struttura.
A pochi passi dal mare, l’Hostal Pepita, mi culla con l’estrema gentilezza e complicità instaurate con i gestori e sopratutto quando è il momento di dormire, fa si che le onde del mare facciano da sottofondo.
Quando sono lì, la frase “Ci vuole poco per essere felici” assume per intero il suo significato. Un bello stacco dalla vita metropolitana. La pace dei sensi!
A due passi dall’hostal, una spiaggia selvaggia con un mare turchese che ogni mattino fa da meraviglioso sfondo alle mie camminate fino alla Torre de Ses Portes.
Sempre su questa spiaggia un’altro luogo ha immediatamente conquistato la mia attenzione, il Sa Trinxa, un chiringuito posizionato proprio alla fine della parte sabbiosa della spiaggia, con un curioso trampolino che ti catapulta in un ambiente davvero magico, un mare blu con pesci colorati che ti nuotano intorno.
Ma il Sa Trinxa è anche musica bellissima, sorrisi, colori, contrasti armonici che richiamano e mischiano insieme persone da tutto il mondo. Del resto l’amore non ha pregiudizi!
Ibiza è un continuo luogo di sorprese dove persino uno store, ti lascia a bocca aperta… come SLUIZ, eccentrico, arrogante, geniale. Lo capisci subito fin dall’ingresso, fin dal parcheggio.
Un viaggio ti cambia la vita, lascio tutto e vado via.
Succede!
Succede che ti svegli un giorno e quella sensazione di casa, di sicurezza, di appartenenza, non fa più parte delle tue emozioni.
Sono seduto qui in terrazza tentando di leggere e far passare il tempo in questa quarantena iniziata ieri… Sono in preda ad ansie e vari interrogativi sull’ennesimo risultato che come questa città, ha limitato ancora la mia libertà.
I miei ricordi mi riportano ad inizio anno, era gennaio, ennesimo nuovo lavoro.
Ero anche entusiasta di rimettermi in gioco, di avere nuovi colleghi, nuove persone da conoscere, nuovi orari, perché no. Ma forse le radici del mio entusiasmo sono da cercare altrove, questa piccola uscita dalla quotidianità aveva smosso in me qualcosa, questa novità ha alimentato se pur per poco la voglia di rimettermi in gioco, perché qualsiasi cosa al di fuori della routine mi eccita, mi fa sentire di nuovo vivo.
Solo poche settimane e mi rendo conto che le novità che avevo accolto per l’ennesima volta nella mia vita non erano benzina sufficiente per sentirmi vivo.
Passò davvero poco tempo per capire che sarei stato circondato ancora da persone che ormai non sanno più cosa voglia dire libertà, distratte, che hanno come Dio la Televisione e quel maledetto cellulare antisociale che cattura ormai la loro attenzione, o meglio che la distoglie dalla vita reale.
E così durante un turno serale tra le solite chiacchiere di circostanza con i clienti si è fatta strada velocemente la mia estraneità a questo tipo di vita.
Intanto nella mia testa rimbombavano le parole: “Fabrizio non meriti tutto questo, c’è qualcosa di più, meriti di essere felice o perlomeno di provarci”.
ME NE VADO, CI PROVO…dissi al mio collega! IO NON VOGLIO PIÙ SOPRAVVIVERE! VOGLIO VIVERE!
Già quel pensiero rese l’aria che respiravo più frizzante, accese di nuovo la fiammella!
Da allora c’è stato un percorso di preparazione tutt’altro che facile, ma la determinazione che è nata dentro di me ha avuto il sopravvento, è stato come se sapessi già come muovermi, che passi fare per primi, che scelte adottare.
Era ed è tuttora come se la felicità mi desse dei binari da poter seguire.
Un lockdown non può cambiare i miei piani.
Poi improvvisamente ecco il LOCK DOWN! Tutti in casa, tutti a fare i conti con i propri demoni, tutti si ritrovano lontano dalla quotidianità del lavoro e dalla frenesia che la città ti inietta nelle vene.
Penso: che bello finalmente famiglie riunite, si pranza, si cena insieme, si condividono momenti che prima ci venivano rubati, si apprezzerà sicuramente di più lo stare insieme. Io fermo sulla mia scelta a prescindere.
Finalmente l’amore per la natura potrà prendere il sopravvento, e sarebbe anche ora, abbiamo ridotto il pianeta ad una pattumiera fumante e di cattivo odore.
Ma nei primi spiragli di libertà, dopo svariati morti infettati e polemiche televisive pronte a incutere terrore in chi le ascoltava, il mondo stava ritornando ad essere un campo minato.
Ma c’è qualcosa nella mia testa che si fa spazio su tutto, c’è qualcosa che ormai non riesco più a reprimere.
Gennaio è vicino, il mio trasferimento non è lontano, ma qualcosa di più forte dell’incertezza di quello che sarà occupa la mia mente. È l’angoscia di rimanere ancora per 2 mesi e mezzo in una città ormai vuota, senza anima, senza più certezze e senza nessun futuro, Milano. Una città ormai allo sbando, povera di contenuti vitali, dove i rapporti sociali sono oramai inesistenti, da dove ho deciso di andarmene.
Nuove paure e nuove certezze.
Intanto l’ombra del COVID si avvicina ancora. Inizia dinuovo ad allarmare interi paesi.
Io? Ancora più determinato a lasciarmi da parte questa “vita”. Ancora più sicuro delle mie scelte. L’indeterminato mi fa paura, l’incertezza mi illumina gli occhi. IBIZA ARRIVO
Antonio dice
Grande Cinghia👍
Pì Puntozero dice
Wow! Grande Bri!!!
Un racconto avvincente.
Viene voglia di prendersi il tempo per fare un tour dell’isola, nei posti che hai descritto.
Ti auguro il meglio per questa nuova avventura.
Antonella dice
Grande Fabry….buona nuova vita
Luigi dice
Ciao Fabri…in bocca al lupo…e spero di venirvi a trovare presto!!!🙂🙂🙂