Benvenuti a Barcellona: il cuore pulsante del Sónar Festival
Barcellona, metà giugno. L’estate è ancora giovane ma già brucia sotto il cielo catalano. L’aria profuma di mare e gelsomino, i vicoli del Raval si allungano pigri tra ombra e sole, e la città vibra di un’energia sotterranea, come se qualcuno avesse appena acceso un amplificatore invisibile. Non è un’impressione: è il Sónar che sta tornando. E con lui, tutta una comunità di suoni, corpi, idee e visioni pronta a invadere le strade, le sale, le notti.
Sónar Festival 2025: tra musica elettronica e cultura digitale
Il Sónar Festival, arrivato ormai alla sua 32ª edizione, non è solo un festival. È una cartografia viva della musica elettronica e delle sue mutazioni, un punto di incontro tra sperimentazione e cultura pop, un laboratorio dove si fondono performance, arte digitale, intelligenza artificiale e vita urbana. E soprattutto è una scusa perfetta – se mai ne servisse una – per venire a Barcellona. Quest’anno le date da segnare in rosso sono il 12, 13 e 14 giugno, con la consueta suddivisione tra Sónar by Day, allestito alla Fira Montjuïc, e Sónar by Night, che prende vita tra i padiglioni della Fira Gran Via a L’Hospitalet. Ma il cuore del festival pulsa ben oltre quei tre giorni: l’intera settimana, dal 10 al 15 giugno, è disseminata di eventi, mostre, set segreti e collaborazioni che coinvolgono tutta la città. È la Sónar Week, ed è un mondo a sé.
L’arrivo in città: l’atmosfera della Sónar Week
Immagina di atterrare a El Prat in un tardo pomeriggio di giugno. Il vento tiepido ti accoglie come una carezza. Prendi un taxi, oppure sali sulla linea L9S della metro, e nel tempo di una traccia di Four Tet ti ritrovi in centro. Il festival è già ovunque: negli schermi pubblicitari, nelle vetrine dei concept store, nei flyer appesi sui muri. Ma soprattutto è nei volti: ragazzi con tote bag di etichette indipendenti, producer giapponesi in cerca di un vinile raro, ballerine post-moderne che si mischiano con skater e digital artist. Barcellona, in quei giorni, è un palcoscenico senza confini.
Sónar by Day: performance, installazioni e creatività urbana
Il primo giorno del festival, il giovedì, si apre come un viaggio sensoriale. La Fira Montjuïc – quella parte della città che sembra sospesa tra modernismo e brutalismo – diventa un parco giochi sonoro. Qui va in scena il Sónar by Day: non un semplice warm-up, ma il cuore pulsante della creatività. Palchi disegnati come sculture, installazioni interattive, zone chill immerse nel verde urbano, e soprattutto lui: il pubblico. Trasversale, internazionale, meticcio. Ci sono i fan hardcore di Arca che si preparano al suo live come fosse un rituale sacro, ma anche chi si ferma incuriosito davanti a una performance sonora che mescola field recording e voce distorta.
Il laboratorio del futuro: Sónar+D e le visioni dell’arte tecnologica
Tra un DJ set nel tardo pomeriggio e una performance di arte generativa, ci si sposta tra padiglioni e giardini, bicchiere di Estrella in mano, lo sguardo che si perde tra architettura e luci. Ma non è solo musica: è anche pensiero, visione. Il Sónar+D, ospitato negli stessi spazi, è un meeting point dove si parla di AI, algoritmi, innovazione creativa, cinema generato da reti neurali. E anche se non sei un addetto ai lavori, ti accorgi che c’è qualcosa che ti riguarda: il futuro della cultura è lì, a due passi dal tuo bicchiere.
Sónar by Night: il grande rito collettivo della musica elettronica
E quando il sole tramonta su Montjuïc, si sa che è solo l’inizio. Il venerdì e il sabato sera, la scena si sposta alla Fira Gran Via, nel quartiere di L’Hospitalet. Qui Sónar by Night è un’altra storia: più grande, più oscuro, più fisico. Qui si viene per ballare, per sudare, per lasciarsi attraversare da onde basse e frequenze alte. I nomi di quest’anno fanno tremare i polsi: Eric Prydz con uno spettacolo immersivo tra luci e suoni da capogiro; Armin van Buuren in un b2b con Indira Paganotto; Skrillex che incontra Blawan; Peggy Gou e Honey Dijon pronte a incendiare la pista; e poi ancora BICEP, Overmono, Helena Hauff, DJ Heartstring, Jayda G. Una parata di mostri sacri e nuove leve che fanno del Sónar un’esperienza che va oltre il semplice clubbing.
OFFSónar e gli eventi collaterali: Barcellona diventa un unico palco
Intorno, migliaia di persone che diventano un corpo solo. È un rave contemporaneo, ma anche una performance collettiva. Si balla, si ride, si urla, si esplora. E quando ti fermi un attimo, magari stanco o semplicemente travolto dalla bellezza di tutto ciò, ti accorgi che anche il suono ha preso forma. Lo senti sotto i piedi, nelle ossa, nello sterno.
Ma non pensare che il festival si limiti ai suoi perimetri ufficiali. Perché durante la Sónar Week, tutta Barcellona si trasforma. Al Poble Espanyol va in scena OFFSónar, una serie di eventi paralleli che portano etichette internazionali, club iconici e progetti crossover a invadere il villaggio-museo più famoso della città. E poi ancora eventi pop-up, showcase nei rooftop, after clandestini tra El Born e Sant Antoni, collaborazioni tra musei e artisti digitali, e persino una rassegna cinematografica sull’intelligenza artificiale ospitata dalla Universitat Pompeu Fabra, il +RAIN Film Festival.
Vivere Barcellona durante il festival: arte, relax e incontri inaspettati
Persino chi non ha un biglietto può vivere il Sónar. Basta passeggiare per le Ramblas, salire al MACBA, bere un vermut in una galleria di Gràcia, o seguire la mappa degli eventi satellite che spuntano in ogni angolo della città. Il Sónar è una corrente, e se sei a Barcellona a metà giugno, prima o poi ti travolge.
E quando tutto sembra troppo – la musica, i corpi, le luci – ecco che arriva la pausa necessaria. Magari una mattina al mare, a Barceloneta, oppure un brunch tardi tra i tavoli fioriti di Sant Gervasi. Magari una visita alla Fundació Miró, a ricordarti che l’arte non ha confini, oppure un tuffo nella piscina della tua casa vacanze, con le cuffie nelle orecchie e l’eco di un set di Max Cooper che ancora vibra nel cervello.
Il Sónar Festival 2025 ti resta addosso: un’esperienza oltre il tempo
Sónar è un’esperienza che non finisce quando cala il sipario. Resta addosso come una polvere di luce. E anche quando torni a casa, anche quando la musica è finita, c’è una parte di te che rimane lì, a ballare sotto quel cielo catalano, con gli occhi pieni di led e il cuore che batte a tempo.
Se ami la musica elettronica, o anche solo la bellezza della contaminazione tra linguaggi, se cerchi un viaggio che sia anche trasformazione, allora Barcellona a giugno è il tuo posto. Perché Sónar non è un festival. È un pianeta temporaneo. E ogni anno, per tre giorni e più, atterra sulla terra con tutto il suo carico di visioni, suoni e desiderio.
Benvenuti al Sónar 2025.
Biglietti e Informazioni Pratiche
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SonarPass: accesso completo a Sónar by Day e Sónar by Night (12-14 giugno) a partire da 225€
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SonarPass+D: include anche l’accesso a Sónar+D, a partire da 245€
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Biglietti giornalieri: disponibili per singole giornate o notti, con prezzi variabili
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VIP Pass: accesso privilegiato con servizi esclusivi, a partire da 355€
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