La sottile arte di fare quello che c**o ti pare* resta una lettura da non perdere
Viviamo in un mondo in cui tutto deve essere nuovo. Ultimo modello di smartphone, trend dell’estate, serie Netflix appena uscita. Se qualcosa ha più di sei mesi di vita, viene già guardato con sospetto, come fosse un pacco di biscotti scaduto.
Eppure, ogni tanto, vale la pena prendersi il lusso di fregarsene — ed è proprio per questo che oggi parliamo di La sottile arte di fare quello che c**o ti pare* di Mark Manson.
Uscito per la prima volta nel 2016 (nel paleolitico digitale, praticamente), questo libro continua a essere sorprendentemente attuale. Anzi, più passa il tempo, più sembra un antidoto efficace contro l’ansia collettiva di essere sempre perfetti, felici, vincenti.
Non ci interessa qui raccontare l’ennesima storia motivazionale in stile “Credi nei tuoi sogni e l’universo ti premierà”. No.
Mark Manson ha costruito qualcosa di molto diverso: un manuale di sano disincanto, perfetto per chi ha già capito che la vita è imperfetta e che spesso la cosa più saggia da fare è scegliere consapevolmente di cosa fregarsene.
Chi è Mark Manson e perché dovremmo ascoltarlo (o ignorarlo)
Mark Manson non è un guru da palcoscenico. Non veste di bianco, non recita mantriche promesse di felicità eterna.
È un ex musicista, blogger e imprenditore digitale che a un certo punto ha deciso di dire la sua sul grande mercato delle illusioni motivazionali. Con un tono crudo, cinico e terribilmente onesto.
Nato nel 1984 ad Austin, Texas, Manson ha iniziato scrivendo sul proprio blog personale, raccontando esperienze di crescita personale senza fronzoli. Niente “visualizza la tua ricchezza”, niente “pensa positivo e attirerai miracoli”. Al contrario: la sua filosofia si basa sul riconoscere i propri limiti, abbracciare le difficoltà e scegliere accuratamente per cosa vale davvero la pena lottare.
Una delle sue frasi più celebri?
“Non cercare di essere positivo tutto il tempo. Questo è farti del male.” (La sottile arte di fare quello che c**o ti pare*, 2016)
In un mondo che predica la positività tossica, Manson rappresenta una voce fuori dal coro. Piace o infastidisce, ma difficilmente lascia indifferenti. Ed è proprio questa la sua forza: riuscire a parlare di cose serie senza mai prendersi troppo sul serio.
Cosa racconta La sottile arte di fare quello che c**o ti pare*
Il cuore del libro è semplice quanto rivoluzionario:
non puoi fregartene di tutto, ma puoi (e devi) scegliere con attenzione di cosa fregartene.
Manson costruisce la sua tesi su un’idea tanto ovvia quanto dimenticata: il dolore, il fallimento, i problemi sono inevitabili. Non si tratta di eliminarli — missione impossibile — bensì di scegliere quali problemi affrontare, quali battaglie combattere, quali valori difendere.
Un altro passaggio chiave:
“Il desiderio di un’esperienza più positiva è in sé un’esperienza negativa. E, paradossalmente, l’accettazione di un’esperienza negativa è in sé un’esperienza positiva.” (La sottile arte di fare quello che c**o ti pare*, 2016)
In sostanza, più inseguiamo disperatamente la felicità, più ce ne allontaniamo. È solo accettando l’idea che la vita sarà sempre una combinazione di successi e fallimenti, gioie e sofferenze, che possiamo davvero vivere meglio.
Tra gli esempi narrativi più riusciti, troviamo la storia di Dave Mustaine, fondatore dei Megadeth, che — pur avendo avuto una carriera stellare — si è sempre considerato un fallito solo perché era stato cacciato dai Metallica.
Una lezione su come i nostri criteri di successo possono rovinarci l’esistenza, se non scelti con cura.
Perché (ancora oggi) funziona
Nel 2025, il messaggio di Manson è più attuale che mai.
Viviamo costantemente esposti a modelli irrealistici di felicità, successo, bellezza. I social media amplificano la percezione di inadeguatezza: ogni scorrimento di Instagram sembra ricordarci che non siamo abbastanza magri, ricchi, viaggiatori, innamorati, brillanti.
Manson ci propone invece un modello radicalmente diverso:
sii onesto con te stesso, riconosci che non puoi avere tutto, scegli a cosa dare valore e lascia andare il resto.
In un’epoca di overdose di stimoli, questa è una forma di libertà.
E non si tratta di cinismo sterile: si tratta di capire che ogni “no” che diciamo agli standard irreali imposti dall’esterno è un “sì” che diciamo a una vita più autentica.
Ecco perché il libro funziona ancora:
non promette soluzioni facili, ma invita a una presa di coscienza potente e liberatoria.
Lettura piacevole, scrittura agile: i meriti di Manson
Un altro motivo per cui La sottile arte di fare quello che c**o ti pare* si legge volentieri, ancora oggi, è lo stile di Manson.
L’autore sa essere diretto senza risultare sgradevole, ironico senza scadere nel sarcasmo gratuito.
La sua scrittura mescola aneddoti personali, esempi storici e filosofia spicciola in un cocktail che intrattiene senza annoiare.
Non pretende di “salvare” il lettore, né si atteggia a mentore spirituale. Anzi, ammette con umiltà i propri errori, i propri limiti, la propria umanità fallibile.
In un panorama editoriale spesso dominato da autori che si presentano come “maestri di vita”, Manson vince proprio per la sua normalità.
Perché consigliarlo oggi su sgurts.com (anche se è “vecchio”)
Sgurts.com è un blog che ama l’ironia, la sincerità e la voglia di non prendersi troppo sul serio.
E allora quale miglior libro consigliare, se non questo?
Ok, è uscito nel 2016. E quindi? Anche una bottiglia di vino buono ha qualche anno sulle spalle, e non per questo la snobbiamo.
La sottile arte di fare quello che c**o ti pare* è una lettura che insegna senza predicare, diverte senza semplificare, accompagna senza invadere.
E in un mondo dove tutti ti dicono che “devi” migliorarti, crescere, cambiare, ottenere di più, essere felice a ogni costo…
Manson ti dice, con una scrollata di spalle:
“Fai quello che puoi. Scegli bene per cosa vale la pena dannarti. E per il resto… fottitene.”
Se non è un messaggio da rilanciare ancora oggi, allora non sappiamo cosa lo sia.
Perché limitarsi alle ultime uscite. In libreria è pieno di cose interessanti che hanno secoli…
Raccomandare nel 2025 un libro del 2016 può sembrare fuori moda. Ma che importa?
Come ci insegna Manson stesso, preoccuparsi troppo di quello che pensa il resto del mondo è il modo migliore per rovinarsi la vita.
La sottile arte di fare quello che c**o ti pare* non è solo un libro: è un invito a vivere in modo più autentico, più consapevole, più libero.
Non promette miracoli. Non garantisce felicità eterna. Non offre formule magiche.
Ti dà, semplicemente, la libertà di scegliere le tue battaglie. E di fregartene del resto.
Quindi, caro lettore di sgurts.com, il nostro consiglio è semplice:
fai quello che c*o ti pare, ma magari leggi questo libro. Potrebbe cambiarti la vita. O almeno strapparti un sorriso consapevole.**
N.B. Il post contiene link di affiliazione Amazon… Bisogna pur campare. Almeno si spera.
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