Glix Atelier: l’arte del gioiello raccontata a Torino
Nel cuore di Torino, in via Paolo Braccini, si cela un luogo in cui il tempo sembra rallentare, dove ogni gesto ha un peso, ogni dettaglio un senso. È qui che oggi ha sede Glix Atelier, laboratorio orafo indipendente e visionario, che fa dell’artigianalità il suo manifesto e dell’unicità un valore da indossare.
Glix non è semplicemente un brand di gioielli. È una filosofia, un modo di vivere e raccontare il bello. È la sintesi tra sensibilità estetica e sapienza tecnica, tra la forma e l’anima che ogni oggetto porta con sé.
Unicità come scelta consapevole
In un’epoca dominata dalla produzione seriale, Glix sceglie con determinazione un’altra via: ogni gioiello è ideato, forgiato e rifinito a mano, uno ad uno. Non esistono doppioni. Non esistono “collezioni” nel senso convenzionale del termine, ma piccole serie che mutano come mutano le stagioni dell’animo. Ogni pezzo è un originale, non solo per materiali e disegno, ma per la storia che contiene.
Indossare un gioiello Glix significa scegliere l’unicità, fuggire l’omologazione, affermare la propria identità attraverso un oggetto che parla, sussurra, vibra.
Metalli vivi, pietre narranti
Bronzo, rame, argento, oro: Glix li lavora tutti, ma mai in modo convenzionale. Ogni metallo ha una voce distinta, un carattere che si rivela durante la lavorazione, tra l’incudine e la lima, tra la fiamma e la finitura. Non vengono semplicemente fusi o modellati, ma rispettati, esaltati per le loro peculiarità materiche e cromatiche.
Il bronzo, caldo e poroso, viene spesso lasciato a vista, con la sua tonalità antica che richiama i reperti archeologici. Il rame, dai riflessi rosati, è utilizzato in combinazioni inedite con l’argento, creando contrasti materici e visivi sorprendenti. L’argento — lucido o satinato, liscio o lavorato a traforo — è uno dei protagonisti dell’atelier: duttile, elegante, capace di ospitare pietre e dettagli in rilievo. L’oro, raro e prezioso, viene impiegato con parsimonia, per creare accenti luminosi o per accompagnare pietre dalla forza espressiva potente.
Le pietre naturali, selezionate una ad una, sono parte integrante della narrazione. Acquamarine, granati, onici, labradoriti, tormaline e quarzi citrini non sono semplici ornamenti: sono centri emotivi, fulcri che ancorano il gioiello al vissuto di chi lo porta. Ogni pietra viene scelta non solo per la qualità, ma per la sua energia, la sua storia, la sua luce.
L’arte del traforo e altre tecniche antiche
Tra le lavorazioni più caratteristiche di Glix Atelier spicca il traforo a mano, tecnica antica che permette di creare texture leggere, trasparenze, giochi di vuoti e pieni. Una lavorazione lenta, minuziosa, che richiede occhio, mano e pazienza. L’effetto finale è di una delicatezza sorprendente: superfici che sembrano ricami d’argento, arabeschi di luce che danzano sulla pelle.
Ma accanto al traforo troviamo anche ceselli, incisioni, martellature e patinature, spesso utilizzate in combinazione per dare profondità e movimento ai pezzi. Nulla è lasciato al caso, ogni scelta tecnica nasce da un’intuizione poetica: il metallo deve respirare, deve raccontare.
Un gioiello che ti assomiglia
Chi sceglie Glix non sceglie solo un oggetto: sceglie un frammento di sé. Che si tratti di un anello, di un ciondolo, di una coppia di orecchini o di un bracciale, ogni creazione sembra possedere un’anima propria, in cerca della persona giusta. E spesso — quasi per alchimia — accade che quel gioiello trovi chi lo stava aspettando.
Anche per questo l’atelier offre la possibilità di creare gioielli su misura, partendo da una suggestione, una pietra, una parola. È un dialogo, quello tra l’artigiano e il cliente, che si trasforma in una piccola magia personale.
Sator: un simbolo millenario reinventato
Tra le creazioni più iconiche dell’atelier c’è l’anello Sator, realizzato in argento e disponibile anche in varianti in bronzo e rame. È ispirato al celebre “quadrato magico” — SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS — antico palindromo latino che attraversa la storia europea tra mistero, simbologia esoterica e fede.
Glix ne reinventa la forma, incastonando la formula in un anello possente ma armonico, che custodisce una carica simbolica senza tempo. Non è solo un ornamento, ma un segno di protezione, un messaggio cifrato, una dichiarazione silenziosa. Eppure, anche il Sator, pur essendo riprodotto più volte, non è mai identico: ogni anello presenta piccole variazioni nella finitura, nella forma, nella presenza o assenza di patinature. Anche qui, l’unicità non è uno slogan, ma un fatto.
L’anima social e il racconto quotidiano
Il laboratorio torinese vive anche sui social, soprattutto su Instagram (@glixatelier), dove ogni giorno vengono condivise immagini delle nuove creazioni, dettagli del lavoro quotidiano, video dal banco orafo, schizzi preparatori e pietre appena selezionate. È un modo per aprire le porte dell’atelier, raccontare la lentezza della creazione, mostrare il volto umano dietro ogni pezzo.
Glix su Facebook propone un racconto più elaborato, ma sempre pacato, poetico, sussurrato che anche grazie ad un gusto delicato per le immagini, proietta i visitatori nel suo mondo di grazia ed eleganza.
I commenti degli utenti — clienti, curiosi, appassionati — creano una comunità affezionata, che segue l’evoluzione del laboratorio come si segue il diario di un artista.
Visitare Glix: un’esperienza intima
L’atelier in via Paolo Braccini, a pochi passi dal centro di Torino, è visitabile su appuntamento. Varcarne la soglia è come entrare in un piccolo universo parallelo: strumenti antichi, luci calde, superfici metalliche, disegni appesi alle pareti, pietre che attendono la loro forma definitiva. Chi entra non resta mai indifferente.
Per chi non può visitare fisicamente lo spazio, c’è sempre la possibilità di acquistare online, grazie a uno shop semplice e intuitivo sul sito glixatelier.com, che accompagna l’utente in un’esperienza d’acquisto rispettosa e discreta.
Il gioiello come esperienza emotiva
Glix Atelier non è per tutti. È per chi sa apprezzare la differenza tra un oggetto e un’opera. Per chi sente il valore della lentezza, del fatto a mano, del raro. Per chi cerca, nel gioiello, qualcosa che vada oltre la bellezza: una risonanza intima, un’emozione, un ricordo, una protezione.
In un mondo che corre, Glix rallenta. In un mondo che copia, Glix crea. In un mondo che dimentica, Glix racconta.
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