Parlando di stile e gioielli con Glix…
È difficile a credersi, ma fin dai tempi più remoti l’essere umano ha pensato prima ad adornarsi che ad indossare abiti.
Oggi sarebbe impensabile uscire di casa svestiti o non adeguatamente coperti, ma i gioielli continuano ad avere importanza nel completamento di un outfit.
Anelli, bracciali, collane, orecchini si abbinano a qualunque mise e in qualunque occasione, ma con alcuni accorgimenti. Basta poco per cadere nell’errore della ridondanza o nell’ostentazione e ottenere un effetto grossolano e inelegante.
Glix di Glix Atelier ci ha dato un po’ di consigli sul galateo del gioiello.
Il galateo del gioiello
Esistono alcune regole, una sorta di galateo del gioiello, che aiutano a non sbagliare, a non eccedere, ad utilizzare i monili, più o meno preziosi, con ricercatezza e stile, persino nei momenti più informali. Il risultato è un look impeccabile, misurato, di classe, sempre e ovunque.
Alcune regole hanno subito nel tempo delle variazioni. Cambiati i modi e le abitudini è ovvio che anche le questioni di etichetta si sono adeguate ai tempi e ciò che valeva in passato, oggi non ha il medesimo significato.
La fede matrimoniale o l’anello di fidanzamento sono di quegli oggetti dai quali non ci si separa mai. Segni di un vincolo sentimentale, ma anche di uno status sociale, sono gioielli del tutto ‘neutri’ rispetto alle questioni di stile.
I gioielli su un outfit da lavoro
Innanzitutto, al quesito se sia opportuno portare gioielli quando ci si reca sul posto di lavoro la risposta è Sì. Dipende anche dal tipo di lavoro che si svolge, aggiungerei. In un ambiente alternativo, informale, creativo il codice è meno rigido. A un outfit da ufficio, rigoroso e formale, è possibile abbinare anelli orecchini, collane e anche bracciali, purché ciò avvenga sempre con sobrietà e garbo. La regola aurea è ‘less is more’. Meglio non sembrare uno chandelier o un addobbo natalizio. In questo caso la scelta deve cadere su gioielli poco vistosi, piccoli punti di luce, dettagli quasi invisibili.
Diamanti: quando e come
Un’altra domanda ricorrente è sull’opportunità o meno di indossare diamanti o pietre di grande pregio (rubini, smeraldi, zaffiri) e soprattutto in quali occasioni.
A mio avviso vige la regola seguita anche dai reali britannici: niente gioielli importanti prima di sera (solitamente prima delle 18). Fatta eccezione per gli anelli di fidanzamento e alcuni gioielli con diamanti soltanto in occasioni e cerimonie particolari. A parte la famiglia Windsor, il resto del mondo tende a non rispettare questa regola. Per quanto mi riguarda ritengo opportuno sempre valutare il contesto. Esagerare non è mai un segno di stile.
Le perle: sì o no?
La collana di perle è un ornamento classico prevalentemente da giorno, solitamente indossato da signore mature per completare un abbigliamento ‘bon chic bon genre’, come l’intramontabile ‘petite robe noire’ o il twin set di cachemire.
Oggi le perle possono essere un accessorio equilibrato e giocoso anche su una mise informale. Naturali, coltivate in acqua dolce, barocche o scaramazze, il bianco luminoso, la finezza delle perle può conferire un tocco di classe a un abbigliamento casual, a una blusa delicata portata con disinvoltura su un paio di jeans. Sì, dunque al filo di perle anche per donne giovani e grintose.
Mixare argento, bronzo, oro…
Un tempo mischiare gioielli di diversi metalli non era cosa raffinata.
Si preferiva l’oro, perché molto prezioso e simbolo di status e di prestigio sociale ed economico. Oggi l’estetica del gioiello contempla una varietà amplissima di accoppiamenti. Il design del gioiello contemporaneo spazia dal platino al bronzo, dal palladio al rame, dall’oro all’argento.
L’abbinamento di metalli diversi è parte integrante della ricerca di forme non convenzionali, di nuovi approcci stilistici al mondo del gioiello. Il mix, se operato con coerenza ed equilibrio non solo è interessante, ma spesso un tratto distintivo della persona.
Sì agli accoppiamenti di metalli diversi, ma con raffinatezza.
Come indossare diversi gioielli insieme
La combinazione degli accessori e dei gioielli è una questione di gusto.
Qualcuno indossa sempre le stesse cose, che non stonano mai in nessuna occasione. Personalmente amo la variazione, sia nell’outfit che nello stile. Un outfit di ispirazione etnica, per fare un esempio, è bilanciato dall’abbinamento di gioielli in multipli, come bracciali o anelli, oppure orecchini voluminosi o colorati e collane lunghe in molti fili, in stile gipsy. Purché l’insieme risulti coerente e non sovraccarico o persino grossier, non ci sono particolari limitazioni alle combinazioni.
La regola è sì ai multipli, ma attenzione alle proporzioni e a non occupare troppe dita con anelli voluminosi. La parure, a meno che non si tratti di reali famiglie e di celebrazioni speciali, è decisamente sconsigliata.
Indossare l’orologio
Gli orologi sono oggetti di culto. Molti sono gli appassionati e i collezionisti, soprattutto uomini. Alcuni sono dei veri e propri gioielli, sia in termini di materiali che di tecnologia. L’orologio da polso è il gioiello da uomo per eccellenza.
Le donne lo usano meno. Nel tran tran del quotidiano può essere addirittura un fastidio e poi chi non possiede uno smartphone per tenere sotto controllo lo scorrere del tempo? Secondo il galateo del gioiello, l’orologio non andrebbe indossato con un abito da sera.
Una signora in mise da soirée dovrebbe portare un abito elegante e un solo gioiello importante, che diventa parte integrante dell’outfit. L’orologio lo porta l’uomo. L’orologio da donna è adatto alla vita di tutti i giorni, tranne che nelle cerimonie, a meno che non sia un gioiello vero e proprio, col cinturino sottile e in oro.
I gioielli da uomo
Nel corso della storia gli uomini hanno sempre portato gioielli come simbolo di potere e prestigio economico e sociale. Oggi questa prassi non è cambiata, ma ha assunto una connotazione differente.
Orecchini, anelli, bracciali, gemelli e collane da uomo sono molto diffusi. L’etichetta prevede che l’uomo indossi l’orologio, la fede, i gemelli da polsini, qualora la camicia lo richieda.
Tipicamente maschile è il classico anello chevalier, che ha valore peculiare gentilizio e indica l’appartenenza a un casato nobiliare, a un’associazione o a un ordine. Come per le donne, vale per gli uomini, in misura forse maggiore, la regola della sobrietà. Eccedere è sempre una caduta di stile.
Quando non indossare gioielli
Ci sono occasioni nelle quali i gioielli non vanno indossati. Al mare e durante la pratica di attività sportive è meglio non averne. Un’altra di queste occasioni sono i funerali. Il momento del cordoglio è proprio quello sbagliato in cui fare sfoggio di monili. A parte la fede e l’anello di fidanzamento, no ai gioielli in circostanze luttuose.
Bambini e gioielli
Ai bambini i gioielli non si addicono. Anche nelle occasioni formali è fuori luogo agghindarli con oggetti preziosi. Gli unici gioielli a loro consentiti sono quelli dei giochi. No agli orecchini per le bambine, no alle catenine per i maschi.
Avranno tutto il tempo, da grandi, di scegliere cosa preferisco portare addosso.
Gioielli da non regalare
Un gioiello è un oggetto importante e importante è il suo significato, soprattutto se si tratta di un dono. Di solito è l’anello di fidanzamento, un cadeau per un anniversario o un ricordo che segna una tappa rilevante nella vita di una persona.
Meglio non regalare un gioiello, a meno che non si abbia la certezza di fare cosa gradita alla persona che lo riceve.
La prassi prevede che non si regali la spilla. Per una questione di superstizione, più che di etichetta, gli oggetti appuntiti indicano dolore e afflizione.
In conclusione, il galateo del gioiello chiarisce un po’ cosa fare e cosa no in materia di oggetti preziosi, cosa e come indossare monili nelle varie occasioni.
A parte le regole sopra descritte è importante tenere conto di una cosa prima di tutte: l’eleganza non è un parametro quantitativo, ma qualitativo.
Ci sono molti margini di libertà nell’indossare i gioielli che ci piacciono e talvolta anche porre un accento forte su un dettaglio può essere un segno di stile.
L’importante è come farlo e perché.
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